Intervista ad Andrea Angelo Vegliante, travel blogger italiano

Per il nostro consueto spazio dedicato ai travel blogger italiani, oggi intervistiamo Andrea Angelo Vegliante, che da poco tempo ha creato il suo blog, nel quale ci parlerà di viaggi. Vediamo cosa ha da dirci circa le sue esperienza di viaggio in giro per l’Europa!

  • Ciao parlami di te e del tuo blog..

Sono un cacciatore di storie, amo definirmi così. Da quando ho scoperto la mia passione per la comunicazione, ho sempre voluto raccontare punti di vista alternativi al mio, storie che dimostrino che il mondo non sia solo in bianco e nero. L’ho fatto grazie al mio lavoro di redattore e speaker radiofonico, ora mi sono messo in discussione con un blog tutto mio. E nel farlo, mi sono soffermato su alcuni ambiti che amo, tra cui quello del viaggio: le emozioni che provo mentre sono immerso nella natura a osservare una cascata, i racconti di alcuni abitanti che ho incontrato fuori i confini italiani, il resoconto di chi decide di visitare nuove realtà con il mio stesso spirito. Una storia non è solo una narrazione, ma un insieme di intrecci fatali che possono generare sentimenti di vario tipo, dalla gioia alla paura. Tutti da raccontare, perché il viaggio non è solo felicità, ma è anche mettere in discussione le proprie paure, le quali possono talvolta vincere. Per questo ho creato “Colui che viaggia”, la sottosezione del mio blog “Colui che blogga” del mio sito (www.angeloandreavegliante.com).  Il nome è buffo, ma tutto parte da “Colui che veglia”, il nome che uso per i miei social, che a sua volta è il significato del participio presente di “vegliante”, che sarebbe anche il mio cognome. È tutto meticolosamente collegato.

  • Raccontaci della tua passione per i viaggi: quando è nata?

Devo ringraziare Parigi, il mio primo viaggio. Sono nato in una famiglia dove il viaggio era considerato un lusso, quindi puoi ben capire quanto fossi gasato a mille al solo fatto di prendere un aereo, soprattutto perché avevo 10 anni. Quella città si rivelò fatale per me, in senso positivo. Dentro il mio piccolo corpicino si accesero sensi mai sentiti prima, essere un visitatore in una città diversa da Roma mi fece intuire che c’era qualcosa di alternativo oltre al mio solito orizzonte quotidiano. Da lì in poi, in un modo o nell’altro, ho sempre cercato il viaggio per conoscere queste realtà mai viste prima.

  • Viaggio che proprio non dimenticherai mai? E quello che invece ti ha deluso?

Dopo la mia prima laurea, ho avuto l’occasione di essere volontario europeo in Lettonia, a Jaunpiebalga, in una cittadina di circa 100 abitanti. Per più di un mese ho abitato in una vecchia scuola con altre persone giunte da varie parti d’Europa (Spagna, Finlandia, Estonia, Regno Unito e Francia). Insieme abbiamo riqualificato un pezzo di natura per renderla un parco giochi adatto ai bambini del luogo: abbiamo costruito ponti, scale, amache, altalene… tutto utilizzando solo ciò che la natura offriva. Per me è stato il viaggio della vita, quell’esperienza che rifarei un miliardo di volte. Lì ho affrontato alcune mie paure, ho scoperto il rispetto per l’ambiente e quanto poco teniamo in considerazione il mondo in cui viviamo. Se solo la gente passasse più tempo in mezzo al verde, ne capirebbe il ruolo nevralgico in questi tempi complessi.

Ma, ovviamente, c’è stato anche il viaggio che mi ha deluso. Ma è una storia che mi sto tenendo per il blog, ci tengo a raccontare ampiamente la storia di quando un viaggio non va come avevi pianificato, di come può essere frustrante e quanto possa mettere in discussione ciò che sei. E poi il mio nuovo sito è aperto solo da un mesetto, non posso svelare troppo (ride).

  • 3 caratteristiche del viaggiatore perfetto?

Se c’è una cosa che credo di aver capito, è che il viaggiatore perfetto non esiste. L’esposizione constante ai social ci ha messo in testa – in modo erroneo – che il viaggiatore deve avere sempre la valigia in mano al fine di postare ogni giorno un luogo dov’è stato. Per me non è così, perché in quel caso è come se viaggi per gli altri e non per te stesso. Il vero viaggiatore è quello che coglie l’opportunità quando le si presenta davanti: se poi va bene o male è un altro discorso, ma l’importante è provare a viaggiare, farlo con determinazione e con lo stato d’animo sereno. Qualsiasi tipo di viaggio può rivelarsi faticoso e ricco di imprevisti, e da ognuno di essi è possibile imparare qualcosa per far sì che ognuno di noi possa essere il proprio viaggiatore perfetto.

  • Quanto credi sia importante viaggiare? Come credi possa giovare ad un individuo?

Viaggiare mette in luce molti aspetti del proprio essere, che ci piacciano o meno. Ogni viaggio racconta la storia di una parte di noi, enfatizza caratteristiche che magari prima ripudiavamo. Credo che la cosa più importante del viaggiare sia avere una brutta esperienza nel mentre, perché solo così una persona può aprire gli occhi e capire come migliorare se stessa nella vita di tutti i giorni. A volte, non basta solo un esame di coscienza.

  • Città europea che non hai ancora visitato e che ti piacerebbe visitare e perché?

Ci sono molte città che non ho visitato, per mia fortuna. Recentemente ho buttato gli occhi su Praga, ma i miei sogni europei sono l’Islanda e le terre scandinave. In un certo senso sto cercando un nuovo modo di visitare le prossime destinazioni, se continuare a essere un visitatore o diventare un futuro abitante. Sto cercando di crearmi l’opportunità, sento che prima o poi avrò modo di rifare un’esperienza estera incredibile. Ho tanta voglia di mettermi in gioco, sono spinto dal desiderio di conoscere meglio me stesso, la mia storia e il mio posto nel mondo.

I riferimenti dove trovare Angelo Andrea Vegliante sono questi:

Sito web: www.angeloandreavegliante.com.

IG: https://www.instagram.com/coluicheveglia/

FB: https://www.facebook.com/coluichevegliante/

TW: https://twitter.com/coluicheveglia

Pin It on Pinterest