Nacchere: tutto quello che c’è da sapere oggi su Viaggi in Europa

Tra gli strumenti musicali più apprezzati dell’800 e del ‘900 troviamo sicuramente le nacchere. In questo articolo vediamo cosa sono le nacchere, qual è la loro origine e come venivano utilizzate in passato. Continua a leggere questo nuovo post a cura di Viaggi in Europa!

Cosa sono le nacchere?

Le nacchere, nella lingua spagnola castañuelas, sono strumenti musicali a percussione, il cui suono è prodotto dalla vibrazione dello strumento stesso, senza che vi siano corde o colonne d’aria.

Ma da cosa sono formate? Qual è l’origine delle nacchere e quando vengono utilizzate? Vediamolo nelle righe che seguono.

Nacchere: come sono formate

Le nacchere sono costituite da due pezzi di legno che hanno la forma di una conchiglia. Questi due pezzi sono uniti da una piccola e sottile corda.

La forma originale di questo strumento è circolare, leggermente ovale, ma numerose sono le altre forme e dimensioni in cui è possibile trovarle; ve ne sono di forma quadrata, di forma triangolare e di forma totalmente ovale.

E’ opportuno sapere che ogni forma, come anche ogni tipologia di materiale utilizzato per la loro realizzazione (di cui parleremo di seguito) conferisce un suono diverso. 

Le nacchere devono essere fissate al pollice e devono essere sbattute una contro l’altra, attraverso un movimento che prevede l’apertura e la chiusura della mano. 

flamenco

ballerina di flamenco

Le origini dello strumento musicale

Questo strumento originariamente era costruito da gusci di noce. Venivano forati e uniti da un sottile filo di lana. Successivamente furono realizzate in legno duro.

La parola castañuelas, deriva dalla parola castaña, ovvero l’albero che era utilizzato per la loro produzione.

Altri legni che spesso venivano e vengono tutt’oggi utilizzati per la produzione delle nacchere sono l’ebano, il rovere ed il palissandro, e quindi tutte tipologie di legno particolarmente dure e quindi capaci di conferire un suono molto forte e deciso. 

Oggi è possibile trovare in commercio anche nacchere realizzate in altri materiali, come ad esempio in cristallo e in metalli pregiati. Questa tipologia di materiali è preferita dagli amanti del collezionismo. 

L’utilizzo delle nacchere

Le nacchere in origine sono lo strumento musicale più antico spagnolo. Quindi è molto probabile che a portarlo qui nella nostra cultura (soprattutto nel sud Italia) siano stati proprio gli spagnoli durante la loro dominazione. Infatti in Italia abbiamo strumenti molto simili, utilizzati soprattutto per i balli folkloristici locali.

Ancora oggi sono utilizzate sia nelle danze folkloristiche spagnole che portoghesi, oltre che da noi nelle varie danze folkloristiche locali. Ma alcune volte le ritroviamo anche nelle orchestre.

Sono state anche utilizzate in importanti opere musicali, realizzate alla fine dell’800 e all’inizio del ‘900.

Tra le opere più importanti in cui furono utilizzate le nacchere vi è sicuramente l’opera comica “Carmen” del 1875 di George Bizet, oppure “España” del 1886 di Emmanuel Chabrier.

Importante fu anche l’opera lirica “La vida breve” presentata nel 1913 di Manuel De Falla, l’opera “Danza dei sette veli” del 1905 di Richard Strauss  e nell’opera “Les Choephores” del 1935 realizzata dal compositore francese Darius Milhaud e tante altre.

Le nacchere non sono le castegnette: tra i due strumenti musicali si fa infatti spesso confusione. Le castagnette sono utilizzate nella musica popolare mediterranea ed emettono un suono diverso dalle nacchere. Sono utilizzate sopratutto per il ballo tipo campano, la tammurriata, che prende il nome dalla “tammorra”, un tipico tamburo che veniva utilizzato come strumento per accompagnare la voce del cantante. 

Il nostro post dedicato alle nacchere, termina qui. Alla prossima con i contenuti dedicati alle tradizioni musicali europee sempre a cura di Viaggi in Europa!

Pin It on Pinterest