Elafonissos: cosa vedere dell’isola greca nel post di oggi per Viaggi in Europa
Isola di pescatori con spiagge bianche e caraibiche, Elafonissos è una piccola perla nel sud del Mediterraneo, a neanche un chilometro dalla costa del Peloponneso, in Grecia. E’ il mare turchese e trasparente dell’isola a dare da vivere ai suoi abitanti, poco più di settecento, quasi tutti dediti alla pesca. Nei suoi appena 19 mila metri quadrati di estensione, l’isola greca di Elafonissos può vantare quella che è stata definita la spiaggia più bella di tutto il Mediterraneo, la spiaggia di Simos, e un sito archeologico dichiarato dall’Unesco patrimonio culturale subacqueo dell’umanità, la città sommersa di Palovperti.
Nell’antichità, l’isola era infatti unita alla terraferma da una lingua di terra che andava a formare una penisola.
Qui maggiori approfondimenti su Elafonissos Grecia.
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Info su Elafonissos
Sembrerebbe che Elafonissos divenne un’isola con il terremoto del 375. Oggi Elafonissos dista circa ottocento metri dalle coste del Peloponneso. I Veneziani, quando la conquistarono strappandola agli Ottomani, la ribattezzarono “Cervi”, per via della particolare forma del suo perimetro, a testa di cervo.
Il nome greco Ελαφόνησος ha comunque lo stesso significato, da “elafi” (cervo) e “nisi” (isola). Elafonissos è spiagge lunghe e bianche, mare turchese con fondale abbastanza basso, tutto da godere in libertà, anche senza costume da bagno! Sull’isola il sole splende quasi tutto l’anno, con estati calde ed inverni miti. Sembra impossibile ma raggiungere questo paradiso in terra è abbastanza facile, venendo dal Peloponneso. La traversata dalla città di Pounta dura poco più di dieci minuti e i traghetti sono frequenti ed economici (biglietto di andata 1€ a persona / 11€ auto).
Certo, la cosa cambia se non sei in Peloponneso con un tuo mezzo, perchè ad Elafonissos, naturalmente non ci sono aeroporti, e venire da Atene fino a qua con i mezzi pubblici è una piccola odissea. Sull’isola è infatti possibile solo noleggiare scooter o bici. Il paesaggio è spiagge lunghe, dune bianche, mare turchese, cedri e piante selvatiche, sentieri sterrati e polverosi. La flora e la fauna sono particolarmente ricche e la notte il basso tasso di inquinamento luminoso offre cieli stellati incredibili, accompagnate dalla musica di grilli e cicale.
Cosa fare ad Elafonissos
Elafonissos è un’isola selvaggia, la più semplice e spartana di tutto il Mediterraneo. Per il suo ambiente incontaminato e per la ricchezza della sua natura, l’isola rientra nel progetto europeo “Natra 2000” per la conservazione e la protezione della biodiversità e delle specie rare, che coinvolge ambienti di particolare interesse naturalistico. L’unico villaggio è il piccolo centro del porto, situato a nord dell’isola, che ti accoglie mite e tranquillo tra le sue barchette di pescatori. Tipiche casette bianche con le tegole rosse, stradine strette, barche e allegre taverne: basta poco per fare Elafonissos. Le taverne qui preparano il pesce più fresco che ci sia, appena portato da qualche pescatore locale e spesso la sera animano la vita del luogo con delle musiche popolari.
La prima cosa da fare una volta arrivati sull’isola è, di sicuro, godersi le splendide spiagge, o magari andare alla scoperta degli antichi sentieri dell’isola, alla ricerca di scenari mozzafiato. Le spiagge sono prevalentemente di sabbia chiarissima e fine, ed il fondale basso e trasparentissimo, tanto da ricordare il mare dei Caraibi.
La spiaggia più amata di Elafonissos, (o sarebbe più giusto dire dell’intero Mediterraneo!) è la spiaggia di Simos.
Spiagge ad Elafonissos
Ad Elafonissos troverete tantissime spiagge e luoghi paradisiaci. Uno di questi è Simos, il quale si trova sulla costa sud-est dell’isola, a soli quattro chilometri dal porto, ed è un sottile istmo di sabbia chiara a forma di mezzaluna, che si affaccia su un mare turchese, il più trasparente che tu abbia mai visto. Intorno lo scenario è abbastanza selvaggio, con un promontorio ricoperto di cedri, ginepri secolari, piante selvatiche.
Ma Simos non è l’unica spiaggia di Elafonissos, anzi è doveroso dire che le altre non sono da meno per bellezza. Altro paradiso in terra è la spiaggia di Panaghia Ta Nisia, di fronte alla quale sorgono un gruppetto di piccole isole poco distanti dalla costa.
Sulla costa est, tra il villaggio di Elafonissos e la spiaggia di Simos, incontriamo la spiaggia di Lefki, piccola baia bianca riparata dai venti, e spesso semi deserta. Non lontana da Simos, la spiaggia di Saranikiko: una baia di sabbia bianca ed acqua cristallina, per giornate di sole e mare. Merita un tuffo anche Kontogoni Beach, spiaggia situata a nord dell’isola, non lontana dal porto, attrezzata ma comunque tranquilla.
Vicino Kontogoni Beach troviamo la spiaggia di Kalogeras, la spiaggia dedicata ad un saggio che, secondo una leggenda, viveva qui in solitudine, e che qui fu sepolto. La baia è molto bella, con acque basse e turchesi e contornata da una foresta di cedri. Come abbiamo detto ad Elafonissos c’è l’importante sito archeologico di Palovpetri, la città sommersa dell’Età del Bronzo. Palovpetri è situata tra Pounda ed Elafonissos. Definita patrimonio dell’umanità dall’Unesco, Palovpetri è la città sommersa più antica del Mediterraneo e rappresenta un sito archeologico unico nel suo genere. L’area era abitata fin dal 2800 a.C. ed era estesa più di nove ettari. Gli studi hanno dedotto che la città sia sprofondata intorno al 1000 a.C. a causa di un devastante terremoto, il primo dei tre che la regione subì. Nonostante questo, la sua planimetria è ancora ben identificabile.
Della città sono stati riconosciuti con certezza almeno la piazza centrale, importante centro della vita economico sociale della cittadina, ben 15 edifici, tra cui case a due piani con giardino, l’area della necropoli, le strade e l’impianto idrico. L’area giace ad una profondità di tre/ quattro metri.
Se arrivi ad Elafonissos, sicuramente vorrai arrivare alla chiesa ortodossa di Agios Spyridon, simbolo dell’isola. Costruita nel 1858 su una piccola isola, per raggiungere la chiesa si deve attraversare un ponte. Partecipare ad un rito in questo luogo è qualcosa di magico ed emozionante.
Conclusioni
Elafonissos fu una delle sette isole a dare vita, nel 1800, alla Repubblica delle Sette Isole Unite, la primissima forma di autogoverno greco (seppur sotto il controllo congiunto di Impero Russo ed Impero Ottomano) formatasi dopo la caduta dell’Impero Bizantino. La repubblica durò appena sette anni, dopodichè l’isola finì sotto il controllo turco. Ne facevano parte Elafonissos, Corfù, Cefalonia, Zante, Santa Maura, Cerigo, Itaca e Paxo.
Dopo aver appreso un po’ di informazioni su questa meraviglia del mediterraneo, non resta che partire. Ti consigliamo di evitare il mese di Agosto, quando l’isola è molto affollata e di farlo a Giugno e Settembre, sicuramente i due periodi migliori per vivere le spiaggie e l’atmosfera di questo posto stupendo.