Visitare Chernobyl: tour insolito tra le rovine della centrale nucleare nel post di Viaggi in Europa

Il turismo del macabro ha in sé qualcosa di poco comprensibile, ma spesso è proprio la voglia di vincere le proprie antiche paure che spinge la gente a osare. Trovarsi sul luogo di una nota strage (Ground Zero), mettersi nei panni di pericolosi criminali (i “tour della mafia” in certe cittadine del palermitano) fa sentire come i protagonisti di un evento storico. Non l’ho vissuto, ma c’ero! Visitare Chernobyl, in Ucraina, significa vivere qualcosa di simile.

In questo post a cura di Viaggi in Europa andremo a raccontarvi cosa è possibile visitare a Chernobyl e cosa fare nella sua città più vicina, Prypiat.

pripyat oggi

Chernobyl, dal set alla realtà

Nel 2019 è uscita una serie televisiva prodotta dalla televisione Hbo, dedicata alla immane tragedia nucleare che ha sconvolto la centrale nucleare di Chernobyl e la città ucraina di Prypiat nel 1986, allora sotto il regime sovietico.

La fiction, trasmessa in Italia da Sky Atlantic, ricostruisce fedelmente l’incidente, l’esplosione, la “nube radioattiva” che per mesi minacciò l’Europa e il mondo intero. Un successo di pubblico che ha scatenato le richieste per andare a conoscere da vicino quei luoghi.

Le agenzie viaggi e i tour operator hanno colto la palla al balzo e da circa un anno i viaggi organizzati a Chernobyl si moltiplicano di giorno in giorno. La città devastata dalla centrale nucleare è divenuta una “moderna Pompei” e i turisti si aggirano tra queste rovine con lo stesso spirito curioso ed emozionato. I selfie si sprecano, magari senza pensare che le conseguenze di quell’inquinamento nucleare sono ancora presenti tutt’ora.

Il pericolo del turismo a Chernobyl

Oggi la radioattività dell’aria, in questa zona, è molto diminuita. Si parla di una quantità simile a quella a cui ci si espone durante un viaggio aereo o una visita dal radiologo. Il reattore però disperde ancora residui nell’ambiente, perciò è coperto da una enorme cupola di metallo. Certamente è sconsigliato tornare più volte. E ovviamente è vietato toccare, appoggiarsi, strofinare parti del corpo contro le strutture delle rovine ancora in piedi. E proprio questi ruderi sono il pericolo maggiore, non soltanto per la possibile contaminazione ancora in atto.

Buona parte degli edifici bruciati, dei pali della luce, delle giostre in questa città sono abbandonati a sé stessi dal 1986.

Ciò significa che sono arrugginiti, screpolati, crepati e pronti a crollare in qualsiasi istante. I tour operator garantiscono tutti i dispositivi di sicurezza – caschi, distanza, numero ridotto di partecipanti – per far sì che si possa visitare Chernobyl senza rischio della vita. Tuttavia bisogna essere consapevoli che non si tratta di una località come le altre.

Cosa vedere a Chernobyl

Seguendo tutte le indicazioni delle vostre guide, una volta a Chernobyl vedrete quel che rimane della città dopo l’incidente nucleare. I punti di maggior interesse turistico sono: 

  • Chiesa di Sant’Elia e il “Monumento a coloro che salvarono il Mondo”;
  • Parco dedicato ai caduti, dove vedere il monumento “Pam’yatnyk Leninu”;
  • Reattore numero 4, nella cittadina di Kopachi, che si trova attualmente coperto dalla cupola protettiva;
  • Città fantasma di Pripyat, la cui ruota panoramica non fu mai inaugurata – perché l’incidente avvenne prima di quell’evento;
  • Museum “Star Wormwood”, dove poter vedere con i propri occhi quegli attimi drammatici e oggetti di quel tempo;
  • Foresta rossa, che dopo l’incidente ha visto morire tutti i suoi bellissimi alberi, che prima della morte diventarono appunto rossi;

La ruota panoramica la si può ammirare oggi – arrugginita e ancora in piedi – al centro di un luna park devastato. Altre mete turistiche sono i reattori 5 e 6, con il centro di sperimentazione oggi abbandonato. Una tappa finale presso l’Accademia Nazionale delle Scienze permetterà di ascoltare gli esperti che racconteranno com’è Chernobyl oggi.

luna park prypiat

Luna Park Prypiat

Il nostro racconto di cosa visitare a Chernobyl e Pripyat, termina qui. Alla prossima con i post dedicati ai viaggi nell’Est Europa del nostro portale!

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