Arcipelago Toscano: una genesi “divina”?
Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma si cela una leggenda dietro la nascita del cosiddetto Arcipelago Toscano, costituito da sette isole di differente dimensione e suddiviso geograficamente tra le province di Livorno e quella di Grosseto.
Questa leggenda parla di Venere, dea dell’amore e della bellezza, che un giorno emerse dalle acque di questa piccola porzione del Mar Tirreno, lasciando cadere da un monile che indossava ben 7 perle che andarono a formare le isole che oggi tutti conoscono come appartenenti all’Arcipelago Toscano.
Flora e fauna dell’Arcipelago Toscano
Al di la dei miti e leggende, è indubbio che stiamo parlando di una zona di assoluto interesse per chi è amante del mare. Le isole dell’Arcipelago Toscano sono state incluse intorno alla metà degli anni 90 in quello che è oggi considerato come il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, un parco marino considerato come il più grande d’Europa e che comprende al suo interno:
- Isola d’Elba, la più grande tra le sette isole, Giglio, Montecristo, Pianosa, Capraia, Gorgona, Giannutri;
- le isole minori (o anche scoglietti) che si trovano nei pressi delle 7 sorelle maggiori, come le Formiche di Grosseto, le Formiche di Montecristo, Palmaiola, Cerboli);
- la superficie marina intorno a questo complesso di isole, per una dimensione che supera i sessantamila ettari;
Dal punto di vista naturalistico e faunistico ci sono una serie di aspetti davvero rilevanti che rendono ancor più interessante una visita in questa zona di mare della Toscana.
Interessante è la varietà che possiamo avere dal punto di vista geologico; alcune isole sono infatti di origine vulcanica, altre di origine granitica, altre ancora di origine calcarea.
La vegetazione che si può trovare in queste isole è quella chiaramente tipica di questa zona d’Italia.. macchia mediterranea con presenza anche di piante come erica, corbezzolo, mirto, ginepro, rosmarino, lavanda ma anche fiori di numerose specie, dal classico giglio di mare, fino a viole e fiordalisi.
Notevole è la presenza di animali selvatici, dal cinghiale, molto diffuso in zone come l’Isola d’Elba, al coniglio selvatico, alla martora, passando anche per specie volatili molto interessanti come il falco pellegrino, particolarmente presente nella zona di Capraia e dell’Elba, ed il cormorano (ma non possiamo non citare anche rondini, gabbiani, pernici).
E che dire della straordinaria varietà ittica che potete trovare in queste acque? Tonni, pesci spada, cernie, ma anche avvistamenti di diverse specie di delfini e capodogli. Segnalati con una certa rarità, ma non per questo impossibili da trovare al largo, anche le foche monache.
Alcune curiosità sulle isole dell’Arcipelago Toscano
Molti sono i tratti che accomunano le isole di questo arcipelago, ma interessante è anche riuscire ad analizzare alcune caratteristiche proprie di ogni singola isola, che meriterebbero tutte una visita almeno una volta nella vita.
L’Isola di Giannutri è ad esempio molto piccola in larghezza (appena 500 metri, con una lunghezza di almeno 5km), e risulta essere l’unica tra le 7 sorelle ad avere una composizione calcareo-dolomitica, a tal punto che la sua genesi si considera strettamente legata a quella della catena montuosa degli Appennini.
Resta un’isola decisamente poco abitata, tanto che non sono presenti hotel all’interno di essa, eccetto appartamenti affittabili o b&b, e nel periodo invernale risulta disabitata ad eccezione dei guardiani del faro presente al suo interno.
Se effettuate una visita a Giannutri vi consigliamo di visitare i resti di una villa romana costruita dalla famiglia imperiale dei Domizi, di cui ancora oggi si possono vedere alcuni capitelli e tracce di una pavimentazione molto sfarzosa realizzata con marmi pregiati.
L’Isola di Capraia risulta invece maggiormente abitata, potendo trovare abitazioni a ridosso del porto, ma soprattutto nel piccolo borgo che troverete arroccato presso il Forte San Giorgio. Le abitazioni sono costruite e sviluppate su più livelli, tanto che le possiamo definire come case a torre; belli anche i colori che sono stati utilizzati per dipingere le pareti esterne, che rendono molto caratteristico il punto di vista panoramico.
Pensioni, residence e campeggi sono presenti all’interno dell’isola, quindi si ha una certa facilità nel poter trascorrere qui qualche giorno di vacanza (considerate che per tutte queste isole l’unico modo per arrivare è via traghetto).
L’Isola del Giglio presenta un territorio ricco di attrazioni non solo dal punto di vista prettamente balneare, con la possibilità di accedere a spiagge di grandi dimensioni con una loro vocazione turistica (come Campese e Cannelle), ma soprattutto a piccole calette più nascoste e adatte ad un tipo di turismo più tranquillo e ragionato, lontano dal chiasso della classica movida. Un ulteriore attrattiva è senza dubbio rappresentata dalla presenza di un ottima rete di sentieristica, ideale per chi è amante del trekking e rimessa in buono stato negli ultimi anni, dopo un periodo di abbandono.
Molto interessante è la presenza dell’antico borgo di Giglio Castello, abitato di origini medievali celebre per la presenza della Rocca Aldobrandesca. Sull’isola troverete hotel e campeggi, ma a detta di molti per poter vivere i ritmi tranquilli di questa isola la cosa migliore da fare è puntare su un appartamento (ci sono davvero moltissime opportunità di affitto al Giglio, anche a ridosso della costa).
L’Isola di Gorgona è la più piccola tra le 7 isole dell’Arcipelago Toscano (poco più di 200 ettari). Si tratta di un’isola prevelentemente montuosa, conosciuta soprattutto per essere l’attuale sede di una colonia penale;
Desiderate realizzare una visita all’isola di Gorgona? Sappiate che questa zona ha solo da poco visto riattivarsi il collegamento di trasporto tramite i traghetti della Toremar (2 volte a settimana); essendo sede di un penitenziario le visite sono possibili solo se guidate e autorizzate dall’Amministrazione Penitenziaria, ma senza poter utilizzare in alcun modo cellulari e macchine fotografiche.
La balneazione è inoltre vietata, questo è sicuramente un ulteriore aspetto che rende davvero complesso immaginare di fare una visita in quest’isola, aspetto che di contro consente un’ottima conservazione delle acque e delle specie marine.
L’Isola d’Elba non ha probabilmente bisogno di presentazioni, in quanto si tratta di un’isola conosciuta a livello nazionale ed internazionale (pensate che qui fu esiliato Napoleone dopo la sconfitta nella Battaglia di Lipsia, esilio che durò comunque circa 9 mesi).
All’interno dell’Isola d’Elba è possibile realizzare la vacanza ideale se amate il mare, grazie soprattutto alla varietà delle coste, alle splendide spiagge e anche alla presenza del gruppo montuoso del Monte Capanne che consente di praticare delle interessanti escursioni per chi è amante della montagna.
L’offerta turistica per quanto riguarda il dove alloggiare è decisamente ampia, dagli appartamenti ai campeggi, passando per gli hotel, e la rete stradaria completamente asfaltata consente di potersi spostare da una parte all’altra dell’isola senza alcun problema.
L’Isola di Montecristo risulta essere particolarmente inaccessibile e selvaggia, con una forma quasi piramidale. L’accesso all’isola non è consentito a tutti, e limitato fortemente nel numero massimo di visitatori che non può superare le 1000 unità all’anno.
Principalmente a Montecristo possono accedere, previa richiesta da inoltrare al Corpo Forestale dello Stato, a scolaresche, circoli, associazioni di volontariato e naturalistiche.
L’Isola di Pianosa fino al 1999 è stata sede di un penitenziario, rendendo il luogo decisamente inaccessibile agli amanti del turismo balneare; questa scarsa presenza dell’uomo ha permesso la conservazione delle specie ittiche e delle acque a livelli che oggi non riusciamo a trovare in molte zone del Mar Mediterraneo. Oggi l’isola è visitabile solo da un numero limitato di visitatori al giorno, che oltre a poter godere dello splendido mare, possono trovare anche interessanti resti di epoche passate (una villa romana, delle catacombe di epoca paleocristiana, e anche una necropoli con una grande struttura a pozzo scoperta solo pochi anni fa.