Molti viaggiatori hanno l’incubo di utilizzare le proprie carte di pagamento all’estero, a causa delle commissioni salate che normalmente vengono praticate. Tuttavia, esistono alcuni stratagemmi che permettono di abbattere questi costi: ecco qualche preziosa indicazione su come risparmiare sulle commissioni all’estero.
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Monitora le voci di costo applicabili
Il primo consiglio che vogliamo darti è più che altro una premessa al discorso che stiamo affrontando. Le carte di pagamento, siano esse carte di credito, bancomat o prepagate, presentano almeno due importanti voci di costo per il prelievo o il pagamento all’estero.
La prima è data dalle cd. commissioni di prelievo: si tratta degli importi che la tua banca applicherà sul conto corrente (se utilizzi una carta di credito o un bancomat) o sul saldo della carta prepagata per ciascuna operazione di prelievo presso un ATM estero.
La seconda è rappresentata dalla commissione di cambio valuta. Quest’ultima entra in gioco soltanto nell’ipotesi di pagamenti e prelievi che vengono effettuati in una valuta diversa dalla propria. In questo caso, la banca che ti accredita materialmente la valuta straniera opererà un addebito a titolo di commissione per la conversione della moneta sul saldo di conto corrente o sulla prepagata.
Questa premessa è importante per illustrarti il nostro primo consiglio, ossia quello di valutare attentamente le condizioni della tua carta di credito o della tua banca rispetto alla operatività all’estero. Troverai nelle voci contrattuali anche i riferimenti ai costi di commissione per i prelievi e l’eventuale conversione di valuta. In questo modo, se possiedi strumenti di pagamento diversi, potrai sapere in anticipo quale è più conveniente utilizzare per risparmiare sulle commissioni all’estero.
Carta di credito o prepagata?
Ammettendo che tu non riesca a conoscere in anticipo quali sono i costi effettivi legati alla tua carta di pagamento, vogliamo fornirti un consiglio aggiuntivo. In linea di massima, infatti, si può affermare che utilizzare una carta di credito all’estero è decisamente più costoso rispetto ad una prepagata.
Infatti, la maggior parte delle carte di credito prevede commissioni di prelievo o di conversione molto elevate, nell’ordine dei 5 euro ad operazione. Viceversa, le carte prepagate risultano normalmente più convenienti e, anzi, ce ne sono alcune (di cui ti parleremo più avanti) che possono arrivare ad abbattere del tutto il costo di commissione.
Lo svantaggio delle prepagate, tuttavia, è dato dal fatto che queste ultime prevedono normalmente dei limiti di massimale di prelievo giornaliero più contenuti rispetto alle carte di credito; senza contare che il tuo potere di spesa è limitato al plafond su esse caricato. Viceversa, le carte di credito sono decisamente più utili in una vacanza all’estero, dal momento che ti permettono di acquistare o prelevare senza troppi vincoli rispetto al saldo disponibile (tanto che, a seconda della convenzione, in alcuni casi è possibile la restituzione degli importi spesi anche a rate).
Da questo punto di vista, a te la scelta: se vuoi tenere sotto controllo le tue finanze e risparmiare sulle commissioni estere, le carte prepagate/ricaricabili sono sicuramente la soluzione preferibile quando si tratta di contenere il budget e le spese di gestione.
Limitare i prelievi e i pagamenti con conversione automatica
Delle due voci di costo che abbiamo prima citato, la più infida è senz’altro rappresentata dalle commissioni di conversione della valuta: se, infatti, come vedremo più avanti esistono soluzioni che permettono di prelevare presso gli sportelli riducendo o addirittura azzerando la commissione di prelievo, è quasi impossibile evitare di prelevare o pagare in valuta estera con la propria carta senza incorrere nei costi di cambio moneta.
Quando si preleva ad un bancomat estero con la propria carta, normalmente la banca procederà ad un cambio automatico della valuta. Il problema è che questa conversione è normalmente più onerosa di quella che verrebbe praticata da una banca in Italia.
La soluzione, in questi casi, è duplice. In primo luogo, sarebbe opportuno limitare i propri prelievi, ossia pagare più spesso con carta rispetto ai contanti, così da abbattere quanto meno i costi di conversione della valuta. In secondo luogo, se ne hai la possibilità potresti valutare di informarti su Internet (grazie a blog, recensioni o altro) sulla presenza di ATM che praticano commissioni più ridotte.
Come risparmiare sulle commissioni estere di prelievo utilizzando le carte prepagate
Per quanto riguarda i costi di prelievo all’estero, il nostro ultimo consiglio è quello di utilizzare carte prepagate che presentano, a volte, dei costi di commissione praticamente nulli. Eccoti qualche esempio di carte da valutare per abbattere le commissioni di prelievo estere.
Carta N26
Questa prepagata è un’ottima soluzione se stai cercando uno strumento di pagamento pratico ed economico da utilizzare all’estero. Infatti, il profilo standard di questa carta prevede prelievi bancomat gratuiti in euro e pagamenti gratuiti in qualsiasi valuta, senza alcun costo di commissione.
Viceversa, per quanto concerne le commissioni di prelievo e di conversione, aderendo ai piani premium N26 You/Metal (che prevedono una maggiorazione del canone mensile della carta), potrai ottenere prelievi gratuiti in tutti gli ATM del mondo, così andando ad abbattere completamente il costo della commissione di prelievo. Inoltre, N26 pratica convenzioni con un gran numero di circuiti esteri, in modo da assicurarti l’applicazione di un tasso di cambio reale, incidendo positivamente sui costi di conversione della valuta.
Hype
Anche con la carta Hype hai la possibilità di prelevare in qualsiasi sportello ATM senza l’applicazione di commissioni di prelievo. Per quanto concerne i costi di cambio, invece, viene applicato un tasso del 3% sui cambi ufficiali stabiliti da Mastercard: ne consegue una commissione di conversione decisamente inferiore rispetto a quella che andresti a pagare con altre carte prepagate o, peggio, con una carta di credito.
L’altro vantaggio è rappresentato dal fatto che questo tasso di commissione contenuto, sebbene non possa essere del tutto azzerato come nel caso dell’utilizzo della carta N26, è però del tutto gratuito, a differenza di quanto avviene con quest’ultima.
Postepay
Quale ultimo esempio di prepagata conveniente da utilizzare per risparmiare sulle commissioni all’estero, vogliamo parlarti della Postepay, tra gli strumenti di pagamento più diffusi in Italia. Si tratta di una soluzione meno conveniente delle altre due già descritte.
Infatti, questa carta, sia nella versione Standard che in quella Evolution, prevede delle commissioni più accentuate per i prelievi: in area euro, una commissione di 2 euro per i prelievi; in area non euro 5 euro, oltre l’1,1% dell’importo prelevato per ogni operazione, mentre, in caso di pagamento mediante POS, verrà applicata una commissione pari all’1,1% dell’importo speso.
Se vuoi sapere di più sui costi e le condizioni di utilizzo delle carte prepagate all’estero, ti consigliamo di leggere un approfondimento sul tema su CartePrepagate.org. Qui troverai molti altri suggerimenti su come utilizzare al meglio la tua carta di pagamento quando viaggi, oltre a descrizioni e recensioni su moltissime carte prepagate, tra cui scegliere quella che presenta le migliori condizioni per le tue esigenze.