Travel blogger italiani: due chiacchiere con Luca Hurt

Travel blogger italiani: oggi vi presentiamo Luca Hurt, con il quale siamo lieti di scambiare due chiacchiere sul suo lavoro che è anche al tempo stesso la sua passione più grande: viaggiare per il mondo, raccontandoci gli stupendi luoghi visitati e le tantissime culture con le quali è entrato in contatto. Buona lettura!

  • Ciao Luca, parlami di te e del tuo blog..

Ciao! Il mio nome è Luca, amo la libertà, viaggiare e raccontarmi. Credo fermamente che uno dei significati più intrinsechi della nostra esistenza, sia la condivisione. Da tutto questo ad inizio 2018 nasce il progetto del mio blog. Ho impiegato circa un anno a prepararlo e prepararmi a cambiare del tutto vita e ora finalmente sono pronto mollare tutto e partire!

  • Raccontaci della tua passione per i viaggi: quando è nata?

Sono un viaggiatore dalla nascita. All’età di tre anni il mio primo viaggio all’avventura, a Santo Domingo dove i miei genitori mi hanno portato prenotando solo i voli aerei nel 1990 e girando per l’isola con mezzi locali e autostop.

Nel corso della mia vita ho sempre avuto una grande ambizione a fare da collante alle mie molte passioni: vivere viaggiando.

Da quattro anni a questa parte sono riuscito a realizzare questo stile di vita attraverso il mio lavoro convenzionale (Export Manager), che sto definitivamente lasciando.

Perché ho deciso di lasciarlo?

Semplice: quando provi quella sensazione di libertà e felicità nel fare ciò che ami (viaggiare, fotografare, raccontare) non sei più disposto a lasciarla andare un secondo solo della tua vita e capisci che quello che ti separa da tutto ciò è solo avere il coraggio di scommettere su te stesso. Ed eccomi qui.

  • Viaggio che proprio non dimenticherai mai? E quello che invece ti ha deluso?

Non dimenticherò mai il mio primo road trip in California, avvenuto proprio quest’anno. Intraprendere il viaggio dei miei sogni da solo, mi ha cambiato la vita e reso pienamente consapevole di ciò che voglio.

Difficile che un viaggio mi deluda, in ognuno di essi trovo un’esperienza che mi arricchisce e mi lascia qualcosa. Se dovessi citarne uno che mi ha colpito meno degli altri forse quello in Transilvania, che però è stato anche uno dei più brevi.

  • 3 caratteristiche del viaggiatore perfetto?

Libero, open-minded, con grande capacità di adattamento.

  • Quanto credi sia importante viaggiare? Come credi possa giovare ad un individuo?

Viaggiare fa la differenza. Riconosci le persone che hanno viaggiato dopo le prime tre battute di una conversazione, anche se il tema è tutt’altro. Viaggiare ti apre la mente e ti insegna nuove culture, ti insegna il rispetto, il senso civico e il senso di responsabilità verso il nostro pianeta, ma soprattutto chi viaggia davvero impara la libertà.

  • Città europea che non hai ancora visitato e che ti piacerebbe visitare e perché?

Non ho mai visitato Edimburgo e ne sono molto attratto ed affascinato. Mi attira l’atmosfera medievale e le storie sui fantasmi che si dice abitino il suo ponte ed essendo un grande amante dei paesaggi della Scozia sarebbe una perfetta meta per uno dei miei prossimi viaggi europei.

Ringraziamo Luca per il suo tempo. Alla prossima con le interviste di Viaggi in Europa!

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