Flamenco, cos’è e come si balla nel post a cura di Viaggi in Europa

Le origini del flamenco sono molto antiche e legate al popolo gitano che abitava in Andalusia, nel sud della Spagna. A Granada, Siviglia e Cordoba capita spesso di vedere ballerine di flamenco che si esibiscono per le vie della città e che testimoniano il valore folkloristico e tradizionale di questa danza. 

Oggi il flamenco fa parte della cultura musicale dell’intera Spagna e conta più di 50 stili di ballo, ognuno con la propria melodia, tonalità e ritmo.

In questo nuovo post a cura di Viaggi in Europa vediamo insieme in cosa consiste il flamenco e come si balla, oltre che come vestirsi per ballare questa danza. Buona lettura e benvenuti sul nostro portale per la categoria Musica!

Le origini del Flamenco

L’origine del nome flamenco, letteralmente “fenicottero”, è controversa. Secondo alcuni studiosi la parola deriva dall’unione di due termini arabi: felag (contadino) e mengu (errante). Per altri, il termine era usato per definire “ciò che viene dalle Fiandre”.

Ma che cosa c’entra il Belgio con il flamenco?

Ciò è presto detto: Spagna e Belgio combatterono una lunga guerra, tanto che gli spagnoli non vedevano di buon occhio tutto ciò che era fiammingo. Si può dedurre che flamenco fosse un termine dispregiativo per indicare persone poco raccomandabili, ossia i gitani.

Il flamenco si sviluppa poi tra le province di Siviglia, Cadice, Jerez, Málaga e Cordoba e in generale in tutta la regione dell’Andalucia. Questo inizialmente si mostra come uno sfogo emozionale della minoranza gitana in Andalusia. Verso la metà dell’800 questo famoso ballo si diffonde in tutta la Spagna e oggi è divenuto uno dei simboli, una delle tradizioni folkloristiche del paese iberico. Oggi tutti conoscono, almeno per sentito dire, il Flamenco.

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Come si balla il flamenco?

Prima di cimentarsi col flamenco, bisogna conoscere la storia di questa danza, nata dall’incontro tra la tradizione gitana, araba e spagnola e le dure condizioni di vita di strada. E’ per questo motivo che non basta una buona tecnica, ma occorre usare il proprio corpo per trasmettere emozioni quali la tristezza, il dolore, la rabbia e la malinconia, ma anche l’allegria e l’amore. Per imparare il flamenco, la cosa migliore è frequentare un corso di una scuola di ballo andalusa, ma questo non è sempre possibile. In alternativa, si può optare per una scuola italiana, meglio se con un insegnante che ha studiato in Spagna. Per ballare correttamente il flamenco è necessario conoscerne le figure, i compas (le sequenze ritmiche fatte con le mani), i palos (gli stili musicali) e i passi. Il passo più famoso del flamenco è sicuramente il zapateado, che consiste nel calpestare ritmicamente il suolo: i ballerini di flamenco possono alternare questo passo al suono delle nacchere o del tamburello. Il flamenco è una danza astratta, che quindi non racconta storie: al ballerino è richiesta una grande capacità di improvvisazione e di trasmettere le emozioni con l’intensità dello sguardo

l flamenco attuale inoltre è suddiviso nella parte cantata (cante), in quella ballata (baile) e infine nella parte suonata (el toque). Ognuna di questa è indipendente dall’altra. Ogni tanto viene citato come una parte autonoma l’accompagnamento ritmico (chiamato jaleo).

Come vestirsi per ballare il flamenco

Come nella maggior parte dei balli, anche nel flamenco è la donna ad essere al centro dell’attenzione. Le ballerine di flamenco indossano una gonna ampia a lunga, non solo per motivi scenografici, ma perché l’abito stesso è coinvolto nell’esecuzione di alcuni passi. I colori della gonna variano in base allo stile: per ballare un’Allegria, la ballerina indosserà gonne dai colori sgargianti e dalle grandi balze, mentre per la Soleà la gonna sarà più sobria e scura. A completare l’abbigliamento vi sono la camicia a tinta unita, preferibilmente rossa, bianca o nera, e le scarpe col tacco alto.

Altro elemento caratteristico è il mantoncillo, ossia uno scialle dalle lunghe frange che le ballerine portano sulle spalle. Ad accompagnare il tutto le famose nacchere, ossia le castañuelas, e il ventaglio.

L’abbigliamento dell’uomo è meno impegnativo: pantaloni neri non troppo aderenti e una camicia a tinta unita saranno più che sufficienti. 

Il nostro post dedicato al Flamenco, con tutte le curiosità sul tipico ballo spagnolo, termina qui. Alla prossima con gli approfondimenti a cura di Viaggi in Europa!

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